Commercio al dettaglio in sede fissa grandi strutture di vendita

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Commercio al dettaglio in sede fissa: grandi strutture di vendita (oltre 2.501 mq.)

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Aree tematiche
Istanze e comunicazioni

Descrizione

Descrizione

​​​​​Descrizione dell'attività

Le grandi strutture di vendita sono esercizi commerciali aventi una superficie di vendita superiore a mq 2500 ed inferiore a mq. 15000.

Vi possono essere anche  grandi strutture di vendita singole oppure organizzate in forma unitaria.

Per struttura di vendita organizzata in forma unitaria è da intendersi una media o una grande struttura di vendita nella quale due o più esercizi commerciali siano inseriti in un insediamento edilizio o in un complesso urbanistico-edilizio organizzato in uno o più edifici, nella medesima area o in aree contigue, destinato in tutto o in parte alle attività commerciali, anche composto da più edifici aventi spazi di distribuzione funzionali all’accesso ai singoli esercizi e con spazi e servizi gestiti anche unitariamente.

Alla definizione sopra richiamata sono riconducibili:

  1. ​​il centro commerciale costituito da una media o da una grande struttura che si caratterizza, in tutto o in parte, per l’unicità della struttura o dell’insediamento commerciale, la destinazione specifica o prevalente della struttura, gli spazi di servizio gestiti unitariamente e le infrastrutture comuni. In questa definizione sono compresi anche:
    • ​​​​​ il centro commerciale tradizionale, inteso quale complesso commerciale costituito da una aggregazione, nella medesima area, di più edifici, anche contigui e collegati funzionalmente da percorsi pedonali su suolo privato con accessibilità ad un insieme di esercizi commerciali con servizi comuni fruibili dall’intero complesso;
    •  il centro commerciale multifunzionale, inteso quale complesso commerciale, con le caratteristiche di cui sopra, concepito e organizzato per svolgere una molteplicità di funzioni (culturali, di intrattenimento, di svago, di spettacolo, di benessere o di divertimento) complementari a quella commerciale;
    •  il Factory Outlet Centre, costituito da una media o da una grande struttura, localizzata in luogo diverso da quello di produzione, in cui più aziende produttrici, direttamente o indirettamente, effettuano la vendita di prodotti appartenenti al settore merceologico non alimentare al fine di esitare prevalentemente prodotti invenduti, di fine serie, fallati, collezioni di anni precedenti e prodotti campionari.
​​          ​ 2. il parco commerciale, inteso quale complesso commerciale costituito da una aggregazione, in aree commerciali contigue,                      di  almeno due medie o grandi strutture di vendita localizzate anche sul medesimo asse viario e con un sistema di                                      accessibilità comune.
 

Modalità​ di esercizio
Domande e comunicazioni 
L'apertura, il trasferimento di sede e l'ampliamento della superficie di una grande struttura di vendita, sono soggetti ad autorizzazione rilasciata dal comune competente per territorio, a seguito della Conferenza di servizi di cui all’art.9 Dlgs. 31.3.1998 n.114, legge regionale n. 6/2010 e DRG X/1193 del 20/12/2013.

Esercizi di commercio al dettaglio grandi strutture di vendita - domanda di autorizzazione, corredato delle relazioni e documentazione indicate nella normativa regionale.

 

Procedimento autorizzatorio
La domanda è presentata al Comune competente al rilascio dell’autorizzazione il quale, dopo l’immediata trasmissione della stessa, corredata degli elementi essenziali, alla Provincia e alla Regione, procede alla relativa istruttoria.

La data di ricevimento della domanda da parte della Regione ha effetto per l’inserimento della stessa nell’ordine mensile di esame delle domande.

La domanda ed i relativi allegati devono essere trasmessi in 5 copie alla Direzione Generale della Giunta regionale – D.G. COMMERCIO, Turismo e Servizi.

La Conferenza di servizi è indetta dal Comune a cui spetta il rilascio dell’autorizzazione commerciale.

Partecipano alla Conferenza di servizi con diritto di voto il Comune, la Provincia e la Regione. Sono altresì convocati dal Comune, a titolo consultivo, i Comuni contermini, le Associazioni territoriali delle imprese del settore commerciale maggiormente rappresentative a livello provinciale e le Associazioni di rappresentanza dei consumatori, in relazione al bacino d’utenza dell’insediamento e all’ambito territoriale in cui l’intervento si colloca.

La prima riunione della Conferenza si svolge entro il sessantesimo giorno dalla presentazione della domanda al Comune.

Gli elementi essenziali della domanda sono esposti nella normativa succitata.

Eventuale ulteriore documentazione ritenuta necessaria per meglio qualificare l'intervento.

Variazione dell'attività
Documentazione da presentare per il subingresso, la sospensione, la ripresa, il cambiamento della ragione sociale dell'attività.

Allegati in caso di subingresso:

  • in caso di cessione dell’attività è necessario allegare copia dell’atto notarile registrato o in alternativa la dichiarazione di stipula rilasciata dal notaio;
  • scheda 2 - requisiti morali e professionali per commercio e somministrazione di alimenti e bevande ​(deve essere compilata una scheda per ogni amministratore o socio con poteri di rappresentanza, firmata digitalmente da ciascuno oppure da altro soggetto con procura scia alla firma - modello su nostro sito)
  • riconsegna dell'originale della licenza del cedente, previo appuntamento on-line;
  • ricevuta di pagamento dei diritti sanitari all'ATS (solo per gli alimentari);
  • copia requisito professionale (solo per alimentari);

Cessazione dell'attività 

Come disposto dal D.d.s. 27 gennaio 2023 n. 946, a partire dal 1 agosto 2023, tutte le pratiche di cessazione per le attività citate nello stesso,  dovranno essere trasmesse esclusivamente alla Camera di Commercio di Brescia, la quale provvederà ad inviarle al competente Suap di Brescia il quale, a sua volta, inoltrerà la pratica agli enti competenti (Ats, Provincia etc…)

Informazioni sull'istanza

Dove si presenta: allo sportello telematico SUAP impresainungiorno.

Iter del procedimento: l'esercizio dell'attività è consentito dopo l’avvenuta presentazione della documentazione, se completa. 

Normativa di riferimento

- DGR X/1193 del 20 dicembre 2013 - ​Disposizioni attuative finalizzate alla valutazione delle istanze per l'autorizzazione all'apertura o alla modificazione delle grandi strutture di vendita conseguenti alla d.c.r. 12 novembre 2013 n. X/187 "Nuove linee per lo sviluppo delle imprese del settore commerciale"

Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 - Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell'articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59.

- Legge regionale (Regione Lombardia) 2 febbraio 2010, n. 6 -​ Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere

- Deliberazione della Giunta Regionale (Regione Lombardia) 4 luglio 2007, n. VIII/5054 - ​Modalità applicative del programma triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006-2008

- Deliberazione della Giunta Regionale (Regione Lombardia) 24 aprile 2008, n. 8/7182​ - Criteri di valutazione delle grandi strutture di vendita previste in strumenti di programmazione negoziata o in Piani d’Area o in altri progetti di rilievo regionale, di cui al paragrafo 5.3 quinto capoverso della d.c.r. 2 ottobre 2006 n. VIII/215 «Programma triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006-2008» e successive modificazioni e integrazioni

- Deliberazione della Giunta Regionale (Regione Lombardia) 7 febbraio 2008, n. 970 - ​Indicazioni relative ai criteri e ai parametri di valutazione della compatibilità e della sostenibilità ai sensi della d.g.r. VIII/504

- Deliberazione della Giunta Regionale  (Regione Lombardia) 19 dicembre 2008, n. 15387 - Indicazioni operative relative alla valutazione della sostenibilità e di altri asp​etti riguardanti le domanda di autorizzazione e delle grandi strutture di vendita di cui alla dd.gg.rr. n. 5057/2007 e n. 7182/2008

Decreto Legislativo MADIA N. 222 DEL 25 novembre 2016​ - Individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività  (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti, ai sensi dell'art. 5 della legge 7 agosto 2015 n. 124
 


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Ultimo aggiornamento

29/08/2023, 08:49